Come l’analisi degli obiettivi sia il primo passo per progettare un training program di successo
Strutturare un programma formativa non è sempre facile, necessita tempo e risorse. Ma se prima di iniziare ci si pone la domanda: “cosa dovrà imparare il learner come risultato dell’attività di formazione” non ci si può sbagliare. L’analisi degli obiettivi è infatti l’elemento fondamentale per definire tutto il resto. Aver ben chiaro ciò che si vuole raggiungere, quali competenze e che profondità di conoscenza si vuole trasmettere ai propri dipendenti è di gran lunga la fase decisiva per proseguire con efficacia e intelligenza.
Metodo ADDIE e la struttura di un training program
Anche il metodo ADDIE, nato negli anni ‘70 e ancora oggi uno dei più famosi modelli di sviluppo nell’ambito dell’Instructional Design, parte dallo stesso assunto: la fase di assessment degli obiettivi è in assoluto il primo step da tenere in considerazione per strutturare un processo formativo.
Assessment, Design, Development, Implementation ed Evaluation sono infatti le cinque fasi descritte dal modello che compongono la creazione di un progetto di training. La fase di assessment, la prima, chiarisce quanto sia fondamentale analizzare il contesto ancora prima di ragionare su qualsiasi contenuto o strategia. Confrontare la situazione corrente con quella desiderata aiuta a elaborare il traguardo da raggiungere ma soprattutto riporta un’idea chiara di quali lacune e skills gap dovranno essere colmate per arrivare a quel cambiamento.
Domande quali:
“Qual è il motivo di questo training? Perchè i partecipanti hanno necessità di questo training? Qual è il livello di competenza attuale dei partecipanti e qual è quello desiderato?
Andando anche nello specifico come:
“Con quali modalità il training potrà aiutare i professionisti a raggiungere gli obiettivi di business aziendali? Quali le metodologie e i formati?”
Saranno il punto di partenza per procedere con la progettazione del training program che risponda realmente alle esigenze dei partecipanti e a scopi aziendali più ampi.
L’importanza degli obiettivi
Gli obiettivi formativi rappresentano tutto ciò che il partecipante sarà, farà o diventerà una volta completato il percorso o l’attività di apprendimento. Solitamente sono esplicitati in maniera chiara, semplice e focalizzati sul learner, ma soprattutto sono sempre specifici e misurabili. Come possiamo definire quindi questi obiettivi così importanti per il nostro training program professionale? Un modello largamente utilizzato nella didattica scolastica e accademica è quello di Benjamin Bloom, famoso psicologo americano che negli anni ‘50 ha formalizzato e classificato i vari obiettivi d’apprendimento nella sua “Tassonomia di Bloom”. Tale approccio ha iniziato poi a diffondersi anche nei contesti di business aziendali con incredibile efficacia.
La tassonomia di Bloom nel training program aziendale
Nella Tassonomia di Bloom abbiamo sei piani di una piramide definiti come i livelli di skills intellettuali che il learner dovrà raggiungere, partendo dall’obiettivo più semplice (memorizzare) al più complesso (saper creare), con degli obiettivi mediani quali: saper comprendere, applicare, analizzare e valutare le nozioni apprese nella specifica attività di training.
Se prendiamo un programma formativo pensato per un team commerciale che ha come macro-obiettivo quello di incrementare le vendite, potremmo delineare un esempio concreto di come i 6 livelli della piramide possano esserci d’aiuto nel stabilire le finalità a cui puntare step by step, considerando anche in quale momento preciso il partecipante potrà superare ogni livello.
Ad esempio, per un percorso formativo sulla pianificazione delle attività di vendita i nostri obiettivi potrebbero essere organizzati in questa maniera:
Livello 1: Memorizzare. Alla fine del capitolo introduttivo del percorso di apprendimento, lo studente avrà memorizzato come accedere agli strumenti per la pianificazione di un’attività di vendita.
Livello 2: Comprendere. Dopo aver completato il primo modulo e-learning, il partecipante saprà comprendere gli elementi chiave e le best practices della pianificazione dell’attività di vendita.
Livello 3: Applicare. Come risultato della sessione di training in aula il partecipante saprà applicare i principi di pianificazione dell’attività di vendita e organizzare i tasks quotidiani.
Livello 4: Analizzare. Come risultato del modulo e-learning, il partecipante saprà analizzare e confrontare dati su clienti e attività di vendita.
Livello 5: Valutare. Al termine della sessione di coaching, il partecipante saprà valutare dati esistenti sulle attività di vendita con i propri clienti e identificare aree di miglioramento.
Livello 6: Creare. Come risultato complessivo del training program il partecipante saprà creare e mettere in pratica piani di attività di vendita strategica per tutti i suoi clienti.
In questo esempio sono stati osservati degli obiettivi costruiti uno sull’altro all’interno dello stesso training program, ma ovviamente potremmo avere obiettivi multipli che stimolino comportamenti diversi modulo per modulo.
Training Program: ora posso iniziare
Qualunque siano le finalità e qualunque siano le modalità in cui il complessivo programma di training viene strutturato, mai dimenticarsi di dettagliare gli obiettivi e di dedicare il tempo necessario per l’elaborazione degli stessi in una fase iniziale. Una volta che la risposta a ”cosa il partecipante sarà capace di fare come risultato al training program?” sarà chiara allora si potrà agevolmente partire con le altre fasi strutturando un’attività formativa di successo.
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